Diet Sayler

Diet Sayler. La pittura non mente

Solo Exhibition
Fortuna Arte Messina
Messina, Italia
18.04 - 31.05.2009

La pittura non mente

di Lucio Barbera

Ormai nel pieno della maturità espressiva, avendo alle spalle una salda formazione che affonda, in chiave critica, le sue radici nell’astrazione geometrica, nel Suprematismo russo e nell’Arte Concreta, e con un percorso assolutamente individuale, pur se intrecciato con la complessità della storia dell’arte e della storia tout court, sociale, politica e personale, Diet Sayler, va considerato oggi uno dei maggiori esponenti europei dell’Astrazione, ed un protagonista della riflessione artistica alla quale ha impresso una svolta innovativa.
Basti pensare con quanto anticipo ha realizzato nei fatti, cioè nelle opere (scritti teorici, collages, dipinti, sculture in acciaio e perspex, libri d’artista, disegni, oggetti, lavori sit specific e installazioni), quella che solo l’anno scorso è stata l’ipotesi teorica prospettata, nella 52° Biennale di Venezia, da Robert Storr, ed espressa dal titolo “Pensa con i sensi. Senti con la mente”. Al di là dei risultati visivi che la rassegna veneziana ha offerto, nel gioco di parole, criticabile quanto si vuole, come in effetti lo è stato, l’accostamento dei termini rappresenta un salutare invito a non più concepire e guardare l’“Arte Presente” da semiciechi, utilizzando un solo occhio, o quello della pura razionalità (la mente) o quello della istintiva percezione (i sensi).
Ebbene, lo sforzo di uscire dalle coppie dicotomiche (la mente e il corpo; la razionalità e il sentimento; il rigore metodologico e l’intuizione; la logica e le emozioni; l’idea e l’opera; il pensare e il fare; la parte e il tutto; l’obiettività e la soggettività; l’arte e la scienza; l’ordine e il caos; la stabilità e l’instabilità; il progetto e il caso) in cui la conoscenza ha frammentato la coscienza umana, frantumando in separate facoltà l’indivisibile complessità della “persona”, e della stessa espressione artistica, l’autore (così preferisce definirsi, piuttosto che “artista”) nato in Romania, ha cominciato a compierlo fin da giovane, a partire dalla prima metà degli anni Sessanta, mosso da un irresistibile anelito di libertà (individuale e collettiva) di cui avvertiva la mancanza nella natia Timisoara, che dolorosamente ebbe a lasciare nel 1968 per trasferirsi prima a Bucarest e poi, nel 1972,  a Norimberga dove, dal 1992, è professore di pittura all’Accademia di Belle Arti.
……

settembre 2008                                                                                                                                      

Lucio Barbera, nato a Messina nel 1942
Professore universitario – critico d’arte

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